trio
Matilde 04-14 - Michele al telefono
di Alex46
22.05.2019 |
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"Debra mi viene dietro, si accuccia e mi prende il seno tra le sue mani, passate sotto al top..."
Allorché il custode entra per bagnare le piante e dare un occhio alla piscina, noi ci prepariamo e consumiamo un veloce spuntino, che noi chiamiamo cena, innaffiato con almeno tre o quattro bicchieri a testa di vermentino: siamo così pronte a continuare a fare l’amore.Siccome verso le sette di sera avevamo dovuto uscire per comprare quattro stupidate, tipo pane e latte, ci eravamo rivestite, in modo assai balneare. Debra in costume da bagno sormontato da una microgonna e da un top, io in minigonna e camicetta annodata sul davanti. Come al solito eravamo state osservate, perfino fischiate dalla fauna locale e non solo. E questo aveva contribuito a eccitarci ancora di più tra di noi.
Quando mi alzo da tavola, vado a sedermi a piedi nudi sui gradini della breve scaletta che porta in giardino, per godere più da vicino della fragranza dei fiori appena bagnati, mentre le ultime luci del giorno si stanno spegnendo.
Debra mi viene dietro, si accuccia e mi prende il seno tra le sue mani, passate sotto al top.
- Toccati, Matilde! Accarezzati qui seduta, in mezzo a questi profumi...
Con un sospiro e un tuffo al cuore mi libero della mini e del costume da bagno. La mano mi trema leggermente quando obbedisco. Ma sento quasi subito la voglia irrefrenabile di leccarla, sento la sua figa dietro la mia testa. Allora mi volto, le scosto il costume e la penetro con la lingua mentre lei protende il bacino per venirmi incontro. La posizione è scomodissima, lei scalcia microgonna e costumino e viene a piazzarsi davanti a me, così mentre la lecco posso continuare ad accarezzami.
Con un’occhiata d’intesa ci alziamo e andiamo in camera da letto. Entrambe indossiamo ancora il top. Sul letto io mi metto sdraiata sulle sue gambe e la lecco, ma contemporaneamente le introduco due dita in modo da stimolarla nella zona anteriore della figa. Dopo pochi attimi di questo trattamento Debra mi viene in faccia, platealmente, con i sussulti e i tremiti di un orgasmo forte.
- Per favore, il dildo! Mettimi dentro il mio dildo azzurro!
Mi alzo per prenderlo, quando torno sul letto la trovo completamente nuda, rannicchiata sulla schiena, le cosce sulle tette, la figa pienamente offerta e pronta per essere penetrata dal suo dildo. Si allarga perfino le grandi labbra con le mani, un modo per dirmi “presto, presto!”.
Io non esito neppure un secondo e inizio il tanto sospirato su e giù.
- Ora vorrei che questo cazzo fosse quello di Michele... di Brad non m’importa più niente... vai, così, sìììì, vai ancora, ahhh, ahhhhh, ahhhhhhhhhhh!!!!
Ora sono io a essere eccitata a morte, ma non ho bisogno di pregarla. Non faccio a tempo a sedermi sul letto che Debra già mi ha sdraiato e con due dita mi sta facendo quello che le ho fatto io prima. Io sto lì, molle, a godermi questa scopata di dita. Vengo dopo poco, ma è un orgasmo lieve, di quelli che possono durare fino al successivo. Allora lei mi penetra con il suo dildo, poi mi spinge a sdraiarmi sulla schiena, gambe in verticale, e continua a pomparmi. Infine ricambia ancora posizione e nel momento in cui io esplodo lei ha la figa sulle mie labbra.
- Prendo il telefonino – mi dice.
Quando torna ha un sorriso diabolico. È stupenda. Si sdraia e mi costringe la testa tra le sue cosce. Vuole che la lecchi ancora! Nel frattempo lei compone un numero.
- Pronto, ciaaao! Sei arrivato? E cosa stavi facendo? Avevamo lasciato una finestra aperta? Noo... ed è successo qualcosa? Ah, meno male... Beh, siamo belli storditi, eh? Cosa stiamo facendo noi? Beh, è dalle quattro che ci tiriamo nere di sesso, abbiamo interrotto solo per la spesa e la cena... E tu? Ah, ti stavi guardando un po’ di nostre fotografie... sì, sì, stavi decidendo quali stampare, sì – e intanto mi guarda, come dire “e chi lo crede?”.
Lei è lì sdraiata a gambe rientranti sotto le cosce, io la lecco senza quartiere, ma non perdo una parola di quello che dice. Spesso ripete quello che dice lui, per non escludermi.
- Sì, mi sta leccando in questo momento. Sì, ora, mentre sto parlando con te lei ha il viso affondato tra le mie cosce. Quante volte siamo venute? Abbiamo perso il conto... tante comunque. Ah, devo dirti una cosa... una volta abbiamo fatto sesso con i dildo immaginando di farlo con Brad Pitt... se è stato bello? E me lo domandi? Piuttosto, spero che non ti dispiaccia... Non ti dispiace? Beh, meno male. Matilde e io avevamo un po’ paura, ma più che altro l’idea è stata mia... Beh, adesso mi sta facendo godere, tra poco... sento che sta arrivando. Mi sta leccando tutta, dal clitoride fino al buchetto del culo, io le sto dando la figa da mangiare... ahh! Ti prego Michele, fallo anche tu... Ah, lo stai già facendo? E com’è, bello duro? Com’è tenerselo in mano e sfregarselo, eh? Non avresti voglia di sbattermelo dentro? Ahhh, Matilde, che bello... aspetta però un momento a farmi godere... voglio venire assieme a Michele... Ah, così tu me lo sbatti dentro... e Matilde cosa fa? Mi mette la figa in bocca, certo, con il culo verso di te che mi scopi? E tu le lecchi il buchetto mentre io, ahhh, ahhhh, le lecco la figa che lei mi preme sulla bocca, ahhh, sì, dai Michele, vieni con me, no aspetta, aspetta... Matilde si è infilata il dildo, continua a leccarmi ma si sta pompando la figa...
- Ora vengo anch’io, ora vi raggiungo – dico io con affanno ma sufficientemente forte da farmi sentire da Michele.
E dopo qualche attimo è l’orgasmo di tutti, di Michele che si sborra sulla pancia sdraiato sul divano a Milano, di noi in una splendida villetta sarda che purtroppo dopodomani dovremo lasciare...
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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